Capri in barca per escursionisti: 3 rotte da combinare con trekking panoramici

Grazie al noleggio barche Capri, puoi salpare al mattino, approdare in un punto suggestivo, esplorare a piedi la parte alta dell’isola e rientrare nel pomeriggio o alla sera. È un’esperienza completa, che regala il meglio dei due mondi: la libertà del mare e il fascino del cammino.

Perché abbinare trekking e barca è il modo migliore per scoprire Capri

L’isola, famosa per i suoi Faraglioni e le sue grotte, è altrettanto ricca di sentieri, terrazze naturali e antichi percorsi. Camminare significa scoprire Capri da dentro: seguire il profumo del mirto, ascoltare il fruscio delle cicale e godersi viste spettacolari dall’alto.

La barca, invece, ti offre accesso a cale nascoste e totale flessibilità. Puoi decidere dove fermarti in base al vento, all’ora del giorno o all’ombra che cerchi. E poi ripartire senza fretta, quando il sole si abbassa e l’isola torna silenziosa.

È la scelta ideale per chi viaggia in coppia o con amici: mentre alcuni fanno trekking, altri possono restare a bordo. E tutti si ritrovano per un tuffo finale, una granita o un aperitivo davanti al tramonto.

3 itinerari combinati mare + cammino

1. Marina Piccola – sbarco al Faro – trekking fino ad Anacapri

Dopo aver salpato da Marina Piccola, si costeggia brevemente la costa sud fino a Punta Carena. Qui, il Faro domina uno dei tratti più scenografici dell’isola. Lo sbarco è semplice e da lì parte un sentiero panoramico che sale verso il belvedere della Migliera.

Il percorso, immerso nella macchia mediterranea, è adatto a tutti. Si cammina tra muretti a secco, vigneti e silenzi profondi, fino ad arrivare ad Anacapri. Una volta in paese, puoi visitare Villa San Michele o gustare un pranzo leggero in piazza.

Per il rientro, puoi ridiscendere a piedi o chiedere un recupero in barca, magari da Marina Grande. È un itinerario breve ma suggestivo, perfetto per chi vuole unire relax e natura.

2. Grotta Bianca – sbarco a Cala di Matermania – sentiero per l’Arco Naturale

Navigando sul lato orientale, si incontra la Grotta Bianca: una cavità luminosa, dalle sfumature chiare, meno nota della Grotta Azzurra ma altrettanto affascinante. Dopo una breve sosta, si prosegue fino a Cala di Matermania, dove si può sbarcare per iniziare un trekking verso l’Arco Naturale.

Il sentiero è poco battuto, tra cespugli di rosmarino e tratti ombrosi. La salita non è difficile, ma offre scorci emozionanti sul mare sottostante. L’Arco Naturale, una formazione rocciosa a picco, è uno dei luoghi più fotografati dell’isola, ma visto da vicino lascia davvero senza parole.

Chi ha ancora energia può proseguire fino a Villa Malaparte, altro gioiello architettonico abbarbicato sulla roccia. Altrimenti si rientra alla baia per risalire in barca e godersi un tuffo meritato dopo la camminata.

3. Marina Grande – Scala Fenicia – Villa Jovis – rientro via mare

Questo è l’itinerario più impegnativo ma anche il più completo. Si parte da Marina Grande, si affronta la Scala Fenicia, una scalinata antica che collega il porto con Anacapri. Costruita in epoca romana, è una vera sfida: centinaia di gradini ripidi, ma ogni sosta regala una vista nuova.

Da Anacapri si prosegue lungo il sentiero che porta a Villa Jovis, la residenza imperiale di Tiberio. Situata su un promontorio vertiginoso, la villa è circondata da resti archeologici e una vista che abbraccia il Golfo di Napoli.

Lungo il tragitto, il paesaggio è aspro, punteggiato da pini e rocce, con il mare sempre sullo sfondo. Il rientro può avvenire in barca da un punto comodo, per chiudere in bellezza una giornata piena di storia, natura e silenzio.

Cosa mettere nello zaino: attrezzatura, scorte, tempi medi e soste

Un itinerario misto mare + cammino richiede un minimo di preparazione. Ecco cosa non deve mancare:

• Scarpe da trekking leggere, con buona suola e traspirazione
• Cappello, occhiali da sole e crema solare, soprattutto nei tratti esposti
• Acqua abbondante: Capri è calda anche in primavera
• Snack o pranzo leggero, come panini, frutta o barrette
• Costume, telo e cambio asciutto, per rilassarti a bordo dopo il trekking
• Fotocamera o smartphone: ogni curva è una potenziale cartolina
• Una mappa o app outdoor, utile per orientarsi tra i sentieri

I tempi di cammino variano da 30 minuti a 2 ore, a seconda del percorso scelto e del passo. Alcuni sentieri offrono ombra e soste, altri sono più esposti. Calcola bene i tempi per evitare rientri di fretta o ore troppo calde.

Capri è un’isola da vivere con tutti i sensi. Combinare trekking e navigazione significa toccarla davvero, sentirla sotto i piedi e sotto la pelle. Ogni passo e ogni onda aggiungono un pezzo al tuo ricordo. <strong>Le salite faticose si dimenticano in fretta</strong>, ma resteranno gli odori della vegetazione, il silenzio della costa lontana, la luce obliqua del sole che filtra tra le rocce. E quando torni a bordo, stanco ma felice, capisci che hai vissuto Capri davvero: in profondità, in altezza, dentro di te.